Con il ddl semplificazione aumentano le opere che non richiedono titolo abilitativo; via web le pratiche allo Sportello unico per l’ediliziaInterventi di manutenzione straordinaria che non riguardino parti strutturali degli edifici; pavimentazione di spazi esterni; installazione di pannelli solari, fotovoltaici e termici senza serbatoi esterni, fuori dai centri storici; arredi nelle pertinenze degli edifici; opere temporanee; serre mobili stagionali; movimenti di terra per le attività agricole: per realizzare questi interventi non sarà più necessario il titolo abilitativo. Lo prevede il ddl per la semplificazione amministrativa, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 12 novembre scorso, che aggiunge i suddetti interventi all’elenco contenuto nell’articolo 6 “Attività edilizia libera” del Dpr 380/2001 (Testo unico dell’edilizia). Resta confermata l’esclusione dall’obbligo di titolo abilitativo per la manutenzione ordinaria, l’eliminazione delle barriere architettoniche e le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo. Le opere realizzabili senza titolo abilitativo dovranno comunque rispettare le più restrittive disposizioni regionali, gli strumenti urbanistici comunali e le altre normative di settore (antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, per l’efficienza energetica e per la tutela dei beni culturali e del paesaggio). Inoltre, gli interventi di manutenzione straordinaria non devono comportare l'aumento del numero delle unità immobiliari nè implicare l'incremento degli standard urbanistici. Prima dell’inizio degli interventi (ad esclusione delle serre mobili e dei movimenti di terra), sarà necessario informare il Comune, anche per via telematica, allegando le eventuali autorizzazioni obbligatorie e, solo per gli interventi di manutenzione straordinaria, l’indicazione dell’impresa che eseguirà i lavori. Queste semplificazioni sono quelle che il Governo ha proposto nel marzo scorso e che avrebbero dovuto essere approvate con un decreto legge entro il 10 aprile, contemporaneamente alle norme sull’aumento delle cubature (Piano Casa). Il DL però si è arenato a causa del conflitto di competenze tra potere statale e regionale; i contenuti di quel decreto legge sono ora confluiti nel ddl semplificazione. Il ddl per la semplificazione dispone, inoltre, che il Governo modifichi l’art. 5 del Dpr 380/2001, relativo allo Sportello unico per l’edilizia, prevedendo che lo sportello accetti le domande, le dichiarazioni, le comunicazioni e i relativi elaborati tecnici o allegati presentati dal richiedente in modalità telematica e inoltri, sempre per via telematica, la documentazione alla altre amministrazioni coinvolte nel procedimento. Il ddl sarà ora esaminato dalla Conferenza unificata per il parere, per poi essere presentato in Parlamento per la conversione in legge.
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